Potrebbe esserci un’azione legale coinvolta nella vicenda delle aree verdi di Principina a Mare, che sono ancora di proprietà privata e non sono mai state trasferite al patrimonio comunale. Il Comune di Grosseto ha incaricato il suo ufficio legale di verificare la posizione dei proprietari privati dei terreni e di affrontare eventuali controversie con loro al fine di sbloccare la situazione.
Finora, questa questione è rimasta in sospeso e il sindaco Emilio Bonifazi ha inviato circa 1200 lettere agli stessi proprietari di appartamenti e altre proprietà quasi un anno fa, nell’ottobre 2014, prospettando loro due alternative: stipulare un accordo notarile per effettuare il trasferimento di proprietà che non si è mai verificato da decenni, oppure intraprendere un’azione legale per ottenere una sentenza che produca lo stesso effetto.
La questione ha proceduto estremamente lentamente e solo quest’anno si è verificato un cambiamento parziale di rotta. Di fatto, un anno fa il Comune ha deciso di inviare le 1200 lettere in risposta alle proteste dei cittadini indignati per lo stato scadente delle aree verdi della frazione, non solo lungo la strada principale di accesso a Principina, via del Delfino, ma anche nei vialetti interni dove la vegetazione è trascurata.
L’ente pubblico ha sempre sostenuto di non poter intervenire poiché le aree non sono di sua proprietà. L’ente ha spiegato che la responsabilità dell’acquisizione mancata può essere attribuita alle negligenze degli amministratori precedenti e alle pratiche incompiute di trasferimento risalenti a quasi 30 anni fa, per le quali non è mai stata data attuazione a quanto previsto nelle convenzioni e nelle prime lottizzazioni.
Da allora sono trascorsi tre decenni, ma le pratiche sono rimaste ferme nel frattempo. Secondo il Comune, nessuno dei proprietari, sia quelli di allora che quelli attuali, si sarebbe mai preoccupato di fissare un appuntamento con un notaio per concludere il trasferimento. Al contrario, secondo alcuni privati, sarebbe stato il Comune di Grosseto a non aver sollecitato adeguatamente l’acquisizione delle aree destinate al verde pubblico non convocando i proprietari. La questione sembra essere rimasta ferma o quasi, tra un rimpallo di responsabilità e l’altro.
Cosa si è mosso da ottobre scorso a oggi? Concretamente nessuna acquisizione è stata ancora effettuata, anche se il vicesindaco e assessore al patrimonio Paolo Borghi spiega che il Comune «sta lavorando: la faccenda è grossa e complicata» anche perché le proprietà «possono essere cambiate, alcuni privati non si fanno trovare, altri non danno risposta etc…» In questi mesi, più o meno da marzo scorso, lavorano a questa faccenda gli uffici Urbanistica e Patrimonio ed è in atto una ‘mappatura’ delle aree verdi private che dovrebbero passare al Comune. «Un lavoro lungo e complicato che abbiamo messo in moto l’anno scorso inviando le lettere ai proprietari» e per il quale l’ente ha dato incarico all’ufficio legale (avvocatessa Susanna Cruciani) di verificare ogni posizione ed eventualmente avviare i contenziosi legali coi privati.
«Al momento – riferisce a sua volta l’ufficio legale – alcuni privati si sono presentati da noi manifestando la loro volontà di cedere bonariamente le aree verdi al Comune». Ma il “grosso” è rappresentato dagli altri. «Finché non è conclusa la mappatura, non si può sapere quali aree e quali privati sono interessati. Dunque intanto bisogna monitorare: poi apriremo eventualmente i contenziosi».
Se il Comune di Grosseto convoca i proprietari, moltissimi di questi saranno ben felici di passare i terreni all’amministrazione, senza adire le vie legali.