Una fiaccolata di quasi mille persone si è tenuta per salvare Principina a Mare. Ieri sera (18 Luglio 2014), spontaneamente, una catena umana si è formata lungo le strade poco illuminate della rinomata località balneare nella Maremma, immersa nel verde della pineta. Un tempo meta privilegiata per coloro che cercavano tranquillità e una vacanza al mare serena con i propri bambini, oggi sembra bloccata nel tempo, come se fosse ferma a 50 anni fa. Durante l’inverno è deserta, con non più di 500 abitanti, ma prende vita durante l’estate, quando migliaia di villeggianti affollano la zona, provenienti non solo dalla Toscana (in particolare Firenze, Siena e Arezzo), ma anche da tutta Europa. Tuttavia, Principina a Mare rimane immobile, ancorata al suo passato, con servizi pubblici sempre più inefficienti.
Protesta
Questa protesta pacifica è stata organizzata da un comitato spontaneo di cittadini che si sono dati il nome di Ultima chiamata. La maggior parte di loro è proprietaria di case, ma vi sono anche molti villeggianti affezionati a questa pineta da sempre. Sorprendentemente, vi è anche una significativa partecipazione di giovani che vogliono dare il loro sostegno a coloro che rifiutano di assistere passivamente al declino di questa frazione del comune di Grosseto, che (secondo alcuni partecipanti al corteo) contribuisce notevolmente alle casse comunali tramite le imposte immobiliari, ma riceve ben poco in cambio.
Criticità
Durante la protesta non mancano gli slogan, da “Principina, tornerai regina” a “Principina, non mollare mai”. Numerosi sono i cartelli che evidenziano le necessità essenziali attualmente mancanti, tra cui l’illuminazione, le strade, la cura della pineta, la rete fognaria, un distributore di benzina (che esisteva fino a qualche anno fa) e un ufficio di polizia municipale.
Pineta
Negli ultimi giorni, forse anche a seguito della tragedia al Parco delle Cascine a Firenze, dove due donne (tra cui una bambina di 2 anni) sono state uccise da un albero caduto, la provincia di Grosseto ha iniziato a tagliare gli alberi di pino più a rischio. Sebbene questa decisione sia comprensibile, i partecipanti alla fiaccolata sostengono che vada in contrasto con le esigenze più elementari della gente. Si chiedono perché questi alberi, molti dei quali sono malati e necessitano di diradamento da anni, vengano tagliati solo ora, in piena stagione estiva, quando i villeggianti si trovano circondati da polvere e rumore. Ci sono persino casi di persone che, come al solito, hanno parcheggiato le loro auto di fronte alle proprie abitazioni e si sono ritrovate improvvisamente con due multe per un totale di oltre 180 euro per divieto di sosta. Il giudice di pace e la prefettura sono stati informati e ci si aspetta un gran numero di ricorsi da presentare.
Ambiente
Maurizio Grattarola, portavoce del comitato e ingegnere romano che da oltre 40 anni trascorre l’estate a Principina, non ha usato mezzi termini nel suo discorso al termine della fiaccolata. Ha denunciato con forza l’inazione delle istituzioni, in particolare di quelle responsabili della tutela dell’ambiente (dove si trova Legambiente?), nonostante numerosi tentativi di contattarle senza ottenere risposte o proposte. Ha sottolineato che le istituzioni e le persone che cercano di imporre il silenzio non dovrebbero pensare di poterli fermare. Principina a Mare appartiene a tutti ed è necessario difenderla e salvarla. Sebbene non lo abbia detto esplicitamente, non è escluso che in quel momento all’ingegnere Grattarola siano venute in mente le parole di Cicerone: “Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra?” Fino a quando, Catilina, abuserai della nostra pazienza? Pronunciate oltre 2000 anni fa, ma estremamente attuali.
Leggi qui il testo integrale del discorso tenuto alla fine della fiaccolata Principina a Mare – Ultima chiamata.
(fonte: Grosseto, mille in strada per salvare Principina a Mare)