Negozianti scortesi e case fatiscenti in affitto

Pro loco: A Principina negozianti scortesi e case fatiscenti in affitto

«Il problema di Principina a mare? È vero che la manutenzione è carente. Ma parliamo anche della scarsa professionalità di alcuni negozianti. E parliamo di chi affitta appartamenti in condizioni fatiscenti a prezzi esorbitanti».

È un fiume in piena Jacopo Zuccheri, presidente della Pro loco di Marina e Principina a mare. Ed è molto arrabbiato. La miccia l’ha accesa il comitato Ultima chiamata che ieri è intervenuto con un decalogo di provvedimenti a suo giudizio indispensabili per risollevare le sorti della frazione. Tra questi, allungare il periodo di apertura della farmacia «dal 1º giugno a fine settembre (e non dal 1º luglio a fine agosto)».

Ebbene, la farmacia appartiene alla famiglia Zuccheri. E Jacopo ha più di una puntualizzazione da fare. «Si dà il caso – spiega – che la farmacia da sempre apre il 1º giugno e sta aperta tutti i giorni, con orario 9-13 e 16.30-20, senza mai chiudere e con una cortesia e una competenza che tutti i clienti ci riconoscono. È così da quando la liberalizzazione degli orari ce lo ha permesso: in passato l’apertura era limitata dall’ordinanza sindacale. Appena abbiamo potuto, abbiamo tenuto sempre aperto».

Quest’anno la farmacia ha chiuso il 10 settembre «quando – dice Zuccheri – molti negozi hanno chiuso a inizio mese». Il prossimo anno c’è in progetto di arrivare a fine settembre. Ma non è solo alla sua attività che guarda Zuccheri. «Come presidente della Pro loco ho ricevuto molte segnalazioni di persone che si sono lamentate per la scortesia e la bassa qualità trovata in alcuni negozi. Con alcune eccezioni, come l’ottima pescheria La perla del mare, devo purtroppo registrare molte lagnanze».

Zuccheri ricorda quando l’anno scorso il Comune tagliò i fondi e non fu possibile aprire l’Infopoint. «Chiesi ai negozianti di dare un piccolo contributo per mettere su questo servizio. Risposero solo in tre». E ricorda la vicenda del bancomat. «Io stesso ho dato disponibilità alla Banca della Maremma di un pezzo di una mia proprietà per installarlo, pagando io la corrente. Facile lamentarsi, facile partecipare alla fiaccolata. Quando però c’è da fare, tutti si tirano indietro». (f.f.)

(tratto da IL TIRRENO, 23 settembre 2014)