Cinque Vele di TCI e Legambiente per Principina a Mare

Principina a Mare Conquista Cinque Vele Legambiente 2025

Principina a Mare si conferma tra le eccellenze costiere italiane, conquistando il prestigioso riconoscimento delle Cinque Vele di Legambiente per il 2025. Questo importante traguardo sottolinea l’impegno costante della nostra località nella tutela ambientale e nella promozione di un turismo realmente sostenibile.

Infatti, Principina a Mare Grosseto non è sola in questo successo. Insieme a Castiglione della Pescaia, Marina di Grosseto, Capalbio e Isola del Giglio, rappresenta l’eccellenza della Maremma toscana, territorio che si distingue a livello nazionale per la qualità ambientale e paesaggistica. Castiglione della Pescaia, in particolare, occupa il sesto posto nella classifica nazionale della guida “Il mare più bello” curata da Legambiente e Touring Club italiano.

La Maremma toscana si conferma così tra i territori più virtuosi d’Italia sul fronte della sostenibilità e della valorizzazione del patrimonio costiero. Non solo abbiamo ottenuto riconoscimenti ambientali significativi, ma contribuiamo anche alla blue economy italiana, un settore che rappresenta il 10,2% del PIL nazionale, con un giro d’affari di 47 miliardi di euro e un milione di occupati.

Inoltre, siamo orgogliosi che Grosseto, insieme a Follonica, Orbetello e Castiglione della Pescaia, rientri tra i 103 “Comuni Amici delle Tartarughe”, un numero triplicato rispetto all’anno scorso, grazie all’adozione di misure concrete per la protezione dei nidi di tartaruga marina.

Principina a Mare ottiene le Cinque Vele 2025

Nel panorama costiero italiano, poche località possono vantare il massimo riconoscimento ambientale come Principina a Mare, la splendida frazione balneare di Grosseto che anche quest’anno ha ottenuto l’ambito vessillo delle Cinque Vele, simbolo di eccellenza ambientale e qualità turistica.

Riconoscimento da Legambiente e Touring Club

Il prestigioso riconoscimento delle Cinque Vele, assegnato congiuntamente da Legambiente e Touring Club Italiano, rappresenta il massimo standard di qualità per le località balneari italiane. Principina a Mare, insieme a Marina di Grosseto, si è confermata tra le destinazioni costiere più virtuose della penisola, entrando nella classifica delle migliori 20 località marittime italiane.

La cerimonia di premiazione si è svolta presso la Casa dell’architettura a Roma, nell’ambito del Forum nazionale Blue Economy, un contesto significativo che sottolinea il legame tra turismo sostenibile e sviluppo economico. A ritirare il simbolo dell’eccellenza balneare è stata l’assessore all’Ambiente Erika Vanelli, in rappresentanza della città di Grosseto.

Questa certificazione non viene assegnata con leggerezza – al contrario, richiede un impegno costante e dimostrabile verso criteri rigorosi. Le Cinque Vele premiano infatti quelle località che hanno saputo sviluppare un modello di turismo che rispetta l’ambiente, valorizza il patrimonio naturale e garantisce servizi di alta qualità ai visitatori.

“Siamo orgogliosi di ricevere nuovamente questo riconoscimento,” hanno commentato il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l’assessore Erika Vanelli, “perché certifica la bontà delle scelte intraprese per uno sviluppo balneare rispettoso dell’ambiente, in grado di coniugare tutela del territorio e attrattività turistica”.

L’assegnazione delle Cinque Vele si basa su un’attenta valutazione di numerosi parametri, tra cui:

  • La qualità delle acque di balneazione.
  • La gestione dei rifiuti e la pulizia delle spiagge.
  • La presenza di aree naturali protette.
  • L’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti rinnovabili.
  • La mobilità sostenibile.
  • L’offerta di servizi turistici di qualità.
  • La tutela del paesaggio e della biodiversità.

È importante sottolineare che Principina a Mare non è sola in questo traguardo: l’intero litorale grossetano si distingue per l’attenzione all’ambiente. Infatti, il Comune di Grosseto si è posizionato al 20° posto nella classifica nazionale della Guida “Il mare più bello 2025”, dimostrando come l’intera area costiera maremmana rappresenti un modello di gestione sostenibile.

Oltre a Principina a Mare e Marina di Grosseto, altre tre località maremmane hanno ottenuto le Cinque Vele: Castiglione della Pescaia (6° posizione), Capalbio (12° posizione) e Isola del Giglio (14° posizione). Questo risultato collettivo sottolinea come la Maremma toscana sia diventata un territorio d’eccellenza per quanto riguarda la sostenibilità ambientale e la qualità dell’offerta turistica.

Importanza del premio per la località

Ottenere le Cinque Vele non rappresenta soltanto un riconoscimento simbolico, ma porta con sé vantaggi concreti per Principina a Mare e per l’intero comune di Grosseto. Anzitutto, questo premio certifica l’impegno dell’Amministrazione comunale sul fronte della sostenibilità ambientale, della qualità del turismo e della valorizzazione del capitale naturale.

Il riconoscimento accresce notevolmente la visibilità della località a livello nazionale e internazionale. La Guida “Il mare più bello”, curata da Legambiente e Touring Club Italiano, è infatti uno strumento consultato da migliaia di turisti alla ricerca di destinazioni di qualità. Per una frazione come Principina a Mare, questo significa attrarre un turismo più consapevole e rispettoso dell’ambiente.

Inoltre, le Cinque Vele rappresentano un potente strumento di marketing territoriale. In un’epoca in cui il turismo sostenibile è sempre più ricercato, questo riconoscimento consente a Principina a Mare di posizionarsi in un segmento di mercato in crescita, attrarre investimenti e migliorare la qualità dell’offerta ricettiva.

“Marina e Principina rappresentano due perle del nostro litorale e continueremo a investire per migliorarne servizi, accessibilità e qualità ambientale, anche in ottica di turismo sostenibile,” hanno dichiarato il sindaco e l’assessore, sottolineando come il riconoscimento non sia un punto di arrivo ma uno stimolo per ulteriori miglioramenti.

L’importanza del premio va oltre il semplice prestigio: le Cinque Vele promuovono un modello di sviluppo che mette al centro la tutela dell’ambiente e la qualità della vita, sia per i residenti che per i turisti. Questo approccio si traduce in benefici tangibili per l’economia locale, creando opportunità di lavoro legate a un turismo di qualità e a basso impatto ambientale.

Il riconoscimento si inserisce inoltre in un contesto più ampio di valorizzazione della Blue Economy, settore che rappresenta una componente fondamentale dell’economia italiana. La cerimonia di premiazione, non a caso, si è svolta nell’ambito del Forum nazionale dedicato a questo tema, evidenziando come il turismo sostenibile sia uno dei pilastri di questo nuovo modello economico.

L’assegnazione delle Cinque Vele 2025 testimonia anche la continuità dell’impegno di Principina a Mare nella tutela ambientale. Non si tratta infatti di un risultato occasionale, ma del frutto di politiche territoriali coerenti e di lungo periodo, di una governance locale attenta e dell’impegno condiviso tra amministrazioni, cittadini, associazioni e operatori turistici.

Come ha affermato Legambiente, “la Maremma è la dimostrazione che puntare su turismo dolce, tutela della biodiversità e valorizzazione del territorio è la chiave per affrontare sfide cruciali come il cambiamento climatico, l’inquinamento e l’overtourism”. In quest’ottica, Principina a Mare rappresenta un modello virtuoso che coniuga sviluppo economico e sostenibilità ambientale.

Cosa rende Principina a Mare un’eccellenza ambientale

La bellezza e la salvaguardia ambientale di Principina a Mare non sono frutto del caso, ma il risultato di un impegno costante nel preservare e valorizzare questo angolo incontaminato della costa toscana. Dietro il prestigioso riconoscimento delle Cinque Vele si nasconde infatti un ecosistema complesso e accuratamente gestito che rende questa località un autentico gioiello naturalistico della Maremma.

Qualità delle acque e dei servizi

Anzitutto, ciò che distingue Principina a Mare è l’eccezionale qualità delle sue acque. Non a caso, già nel 2015, la località aveva ottenuto per il quarto anno consecutivo la prestigiosa Bandiera Blu, un riconoscimento che certifica l’eccellenza delle acque balneabili. Questo standard elevato non è casuale: le acque di Principina sono sottoposte a rigorosi e costanti controlli analitici per monitorare i livelli di inquinamento e la presenza di microorganismi, garantendo così una balneabilità sicura e pulita.

Proprio la purezza delle acque rappresenta uno dei parametri fondamentali per l’assegnazione della Bandiera Blu, insieme all’efficienza dei servizi offerti. La qualità dell’acqua deve infatti essere “eccezionale” e rispettare i parametri stabiliti dalle normative vigenti. Per questo motivo, vengono effettuate analisi e campionamenti costanti per monitorarne la pulizia.

Le spiagge di Principina a Mare sono molto ampie e perfettamente mantenute, soprattutto nelle aree dove si trovano gli stabilimenti balneari. L’accessibilità al mare e ai parcheggi risulta particolarmente agevole, consentendo ai visitatori di godere appieno dell’esperienza balneare senza difficoltà. Inoltre, la conformazione della costa, con fondali che digradano dolcemente per decine di metri prima di inabissarsi nelle profondità, rende Principina a Mare ideale per famiglie con bambini.

Ma non sono solo le acque cristalline a rendere Principina a Mare un’eccellenza ambientale. I comuni premiati con la Bandiera Blu si distinguono anche per l’efficienza dei servizi offerti, tra cui:

  • Servizi di soccorso e assistenza bagnanti.
  • Assistenza sanitaria.
  • Strutture igieniche adeguate.
  • Raccolta differenziata dei rifiuti.

Tali servizi, gestiti in modo efficiente e sostenibile, contribuiscono a creare un ambiente balneare sicuro, pulito e accogliente per tutti i visitatori.

Gestione sostenibile del litorale

Un altro aspetto fondamentale che rende Principina a Mare un’eccellenza ambientale è la gestione sostenibile del litorale. Questa località ha adottato un approccio olistico alla gestione costiera, riconoscendo le interdipendenze tra sistemi ecologici, economici e sociali.

La Gestione Costiera Sostenibile (Sustainable Coastal Management) implementata a Principina a Mare comprende la pianificazione attenta e le azioni responsabili necessarie per affrontare le sfide ambientali delle zone costiere, quali l’erosione, l’inquinamento e la pesca eccessiva. Questo approccio mira a proteggere gli ecosistemi costieri, garantire i mezzi di sussistenza delle comunità locali e mitigare gli effetti del cambiamento climatico.

Particolarmente significativo è il ruolo delle dune costiere, che svolgono una funzione cruciale nell’attenuare gli impatti legati al mare e nel salvaguardare le coste. Le dune di Principina a Mare, con la loro vegetazione caratteristica, contribuiscono alla formazione e alla stabilizzazione del litorale, rappresentando una barriera naturale contro l’erosione costiera.

La gestione sostenibile del litorale di Principina a Mare si basa anche su un equilibrio tra la preservazione degli habitat naturali e l’uso sostenibile delle risorse. Questo equilibrio si traduce in politiche che promuovono:

  • La protezione delle spiagge e delle coste dall’erosione.
  • La conservazione degli habitat naturali.
  • La garanzia di acque pulite per la balneazione.
  • Il sostegno alle imprese locali che dipendono da coste sane.
  • La preparazione delle comunità agli effetti del cambiamento climatico.

Sicuramente, l’adozione di queste pratiche sostenibili ha contribuito significativamente al riconoscimento di Principina a Mare come località balneare d’eccellenza.

Presenza di aree naturali protette

La presenza di aree naturali protette rappresenta un altro elemento chiave dell’eccellenza ambientale di Principina a Mare. La località si trova infatti in una posizione privilegiata, al confine settentrionale del Parco Regionale della Maremma, un’oasi verde di 9.000 ettari che si estende lungo la costa tra Principina a Mare e Talamone.

La pineta di Principina a Mare costituisce l’appendice settentrionale del Parco della Maremma, estendendosi verso sud oltre Talamone. Questo patrimonio naturale offre un paesaggio unico che invita a lunghe e piacevoli passeggiate, durante le quali è possibile imbattersi in laghi naturali che offrono riparo e ristoro alle specie di uccelli che abitano la vegetazione del parco.

Il Parco della Maremma, di cui Principina a Mare rappresenta la porta settentrionale, è caratterizzato da una straordinaria varietà di ecosistemi e paesaggi, tra cui:

  • Coste con lunghe spiagge sabbiose.
  • La verde catena montuosa dell’Uccellina.
  • La pineta di Marina di Alberese.
  • La foce del fiume Ombrone.
  • Le Paludi della Trappola, dove il bestiame maremmano vive allo stato brado.

Perciò, il territorio del parco include una serie di ecosistemi dove ambienti naturali e ambienti plasmati dall’uomo coesistono: tutti ugualmente importanti per il ruolo essenziale che svolgono nella vita della fauna selvatica.

Dal punto di vista naturalistico, il Parco della Maremma include un vero mosaico di ecosistemi. La maggior parte dell’area protetta è occupata dai Monti dell’Uccellina, modeste colline che raggiungono i 417 metri sul livello del mare (presso Poggio Lecci), coperte di arbusti e alberi tipici della macchia mediterranea.

La fauna del parco è variegata, tipica delle aree di macchia mediterranea, con numerosi mammiferi ungulati come cinghiali, daini, caprioli e vari mammiferi più piccoli come porcospini, gatti selvatici, martore, tassi, ricci, donnole e volpi. Nelle zone umide ci sono molti uccelli migratori, insieme a una popolazione stabile di germani reali, oche selvatiche, gallinelle d’acqua, folaghe, pavoncelle, tuffetti e aironi cenerini.

Infatti, il territorio del parco ha circa 700 ettari di zone umide, che mostrano un passato in cui stagni, acquitrini e paludi erano il paesaggio dominante della Maremma. Le aree paludose si trovano nei pressi della foce del fiume Ombrone e la Palude della Trappola, una zona umida di importanza internazionale, è vicina alla sua sponda destra.

Nonostante la sua vicinanza a una zona turistica come Principina a Mare, il parco ha mantenuto intatti i suoi ecosistemi naturali, dimostrando come sia possibile conciliare la tutela ambientale con un turismo consapevole e sostenibile.

Questa combinazione unica di qualità delle acque, gestione sostenibile del litorale e presenza di aree naturali protette rende Principina a Mare un modello di eccellenza ambientale, un esempio di come la tutela del patrimonio naturale possa andare di pari passo con lo sviluppo turistico ed economico.

Cosa dicono le autorità locali sul riconoscimento

L’entusiasmo per il prestigioso riconoscimento delle Cinque Vele Legambiente 2025 ha generato reazioni significative tra le autorità locali di Grosseto, che vedono in questo traguardo la conferma di anni di lavoro dedicato alla sostenibilità ambientale e alla valorizzazione del territorio costiero.

Dichiarazioni del sindaco di Grosseto

Il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna non ha nascosto la propria soddisfazione per l’importante riconoscimento ottenuto da Principina a Mare. “Siamo orgogliosi di ricevere nuovamente questo riconoscimento”, ha dichiarato, “perché certifica la bontà delle scelte intraprese per uno sviluppo balneare rispettoso dell’ambiente, in grado di coniugare tutela del territorio e attrattività turistica”.

Le parole del primo cittadino sottolineano come questa certificazione non rappresenti un punto di arrivo, ma piuttosto un incentivo a proseguire sulla strada intrapresa. “Marina e Principina rappresentano due perle del nostro litorale e continueremo a investire per migliorarne servizi, accessibilità e qualità ambientale, anche in ottica di turismo sostenibile”, ha infatti aggiunto, delineando una visione chiara per il futuro delle località costiere grossetane.

Inoltre, il sindaco ha evidenziato come il territorio comunale stia assumendo un ruolo sempre più rilevante nel panorama nazionale quando si parla di sostenibilità e rispetto dell’ambiente: “Siamo convinti che sia necessario puntare sempre di più su una linea di sviluppo rispettosa dell’ambiente e degli equilibri della natura. Grosseto e il suo territorio, in questo settore, possono giocare un ruolo di primaria importanza a livello nazionale: i riconoscimenti conseguiti e le attività messe a regime ne sono la chiara conferma”.

Vivarelli Colonna ha anche sottolineato il valore simbolico di questo risultato: “Il nostro territorio si conferma sempre più luogo simbolo di bellezza, rispetto dell’ambiente e dei paesaggi”. Questa affermazione riflette la consapevolezza che le caratteristiche naturali di Principina a Mare costituiscono non solo un patrimonio da preservare, ma anche una risorsa fondamentale per lo sviluppo sostenibile della comunità.

Secondo il sindaco, il riconoscimento delle Cinque Vele rappresenta anche un’importante opportunità per promuovere una maggiore responsabilità civica e ambientale tra i cittadini. In passato, infatti, ha sottolineato come “sostenere iniziative ambientali significa promuovere un gesto concreto di responsabilità civica e ambientale”, evidenziando l’importanza della partecipazione attiva della comunità nella salvaguardia del territorio.

Ruolo dell’assessore all’ambiente Erika Vanelli

Fondamentale nel percorso che ha portato Principina a Mare a ottenere le Cinque Vele è stato il ruolo dell’assessore all’Ambiente Erika Vanelli, che ha rappresentato personalmente la città di Grosseto alla cerimonia di premiazione tenutasi alla Casa dell’architettura a Roma, nell’ambito del Forum nazionale Blue Economy.

L’assessore Vanelli ha ritirato materialmente la bandiera, simbolo dell’eccellenza balneare, portando a Grosseto questo importante riconoscimento. Il suo ruolo non si è limitato alla partecipazione alla cerimonia, ma si è concretizzato in un impegno costante per migliorare la sostenibilità ambientale del territorio comunale.

In una precedente occasione, commentando il conferimento della Bandiera Blu, l’assessore aveva dichiarato: “È un impegno verso il mare, l’ambiente, il futuro delle nuove generazioni. Una tappa di un percorso che ci vede impegnati ogni giorno per la qualità della vita, la bellezza dei nostri luoghi e la consapevolezza ambientale della nostra comunità”. Queste parole riflettono perfettamente l’approccio adottato anche per ottenere le Cinque Vele, basato su un lavoro quotidiano e costante.

Vanelli ha anche sottolineato come il riconoscimento rappresenti “non solo un simbolo di qualità turistica e ambientale, ma anche una conferma del lavoro quotidiano svolto sul territorio in tema di:

  • Raccolta differenziata
  • Mobilità sostenibile
  • Educazione ambientale
  • Tutela delle spiagge
  • Rispetto del paesaggio”

Nelle sue dichiarazioni congiunte con il sindaco, l’assessore ha ribadito l’orgoglio per il risultato ottenuto e l’importanza di proseguire sugli investimenti per migliorare ulteriormente servizi, accessibilità e qualità ambientale di Principina a Mare e Marina di Grosseto.

Vanelli ha anche evidenziato come l’approccio adottato dall’amministrazione comunale per la gestione delle località balneari sia incentrato sul connubio tra tutela dell’ambiente e sviluppo turistico: “Siamo orgogliosi di ricevere nuovamente questo riconoscimento perché certifica la bontà delle scelte intraprese per uno sviluppo balneare rispettoso dell’ambiente, in grado di coniugare tutela del territorio e attrattività turistica”.

Ringraziamenti agli operatori turistici

Un aspetto particolarmente significativo nelle dichiarazioni delle autorità locali riguarda il riconoscimento del ruolo fondamentale svolto dagli operatori turistici nel raggiungimento di questo importante traguardo.

Il sindaco ha infatti voluto esprimere pubblicamente la propria gratitudine verso “tutti gli operatori turistici che si impegnano costantemente e con grande serietà nel migliorare i propri comportamenti per la tutela, la promozione e la sostenibilità dei nostri meravigliosi luoghi”. Questo ringraziamento sottolinea come il risultato ottenuto sia frutto di uno sforzo collettivo che coinvolge non solo l’amministrazione comunale, ma l’intera comunità locale.

Il primo cittadino ha inoltre esteso i ringraziamenti a Legambiente “per la continua attenzione che pone alle nostre attività”, riconoscendo così l’importanza della collaborazione con le associazioni ambientaliste nel percorso verso la sostenibilità.

Sebbene non direttamente collegato alle Cinque Vele, è interessante notare come in passato le autorità locali abbiano sottolineato l’importanza della “partecipazione attiva dei cittadini, specialmente dei più giovani, nella salvaguardia del nostro territorio”, definendola “un valore che quest’Amministrazione intende rafforzare, favorendo occasioni di aggregazione in grado di unire il benessere fisico alla tutela ambientale”.

Questo approccio inclusivo, che valorizza il contributo di tutti gli attori del territorio – dalle istituzioni agli operatori turistici, dai cittadini alle associazioni – rappresenta uno dei punti di forza della strategia ambientale adottata dal Comune di Grosseto per le sue località balneari, tra cui Principina a Mare.

Le autorità locali hanno anche riconosciuto come il premio delle Cinque Vele debba essere considerato un riconoscimento collettivo, tanto che l’assessore Vanelli, commentando un precedente riconoscimento ambientale, aveva dichiarato: “Dedico questa bandiera a tutti i cittadini che, con piccoli e grandi gesti, contribuiscono a renderla più sostenibile e più vivibile”.

In definitiva, le dichiarazioni delle autorità locali sul riconoscimento delle Cinque Vele a Principina a Mare riflettono un approccio basato sulla collaborazione tra tutti gli attori del territorio, sulla continuità dell’impegno per la sostenibilità ambientale e sulla visione di un futuro in cui tutela dell’ambiente e sviluppo turistico procedano di pari passo, contribuendo insieme al benessere della comunità e alla valorizzazione delle straordinarie risorse naturali della Maremma.

Come Principina a Mare contribuisce alla Blue Economy

L’impegno ambientale di Principina a Mare non si limita al riconoscimento delle Cinque Vele, ma si estende concretamente alla tutela della biodiversità marina attraverso progetti scientifici che contribuiscono significativamente alla Blue Economy della regione toscana.

Partecipazione al progetto Life Turtlenest

Principina a Mare, insieme al comune di Grosseto, partecipa attivamente al progetto europeo Life Turtlenest, un’iniziativa di grande rilevanza scientifica co-finanziata dall’Unione Europea e coordinata da Legambiente. Questo ambizioso progetto, avviato il 9 gennaio 2023 e che proseguirà fino all’8 aprile 2028, ha come obiettivo principale la conservazione e la protezione della tartaruga marina Caretta caretta, specie prioritaria della Direttiva Habitat, dalle minacce legate al disturbo antropico nei siti di nidificazione del bacino del Mediterraneo occidentale.

Il progetto coinvolge tre paesi – Italia, Francia e Spagna – e si avvale di un approccio multidisciplinare che integra le migliori tecniche condivise e un sistema di monitoraggio finalizzato alla conservazione dei nuovi siti di nidificazione. A livello scientifico, Life Turtlenest intende anche valutare l’impatto dei cambiamenti climatici sulla nidificazione delle tartarughe marine, un aspetto sempre più rilevante dato che il riscaldamento globale sta provocando l’espansione dell’areale delle femmine di Caretta caretta verso zone più settentrionali.

Tra i numerosi partner del progetto figurano importanti istituzioni scientifiche come la Stazione Zoologica Anton Dohrn, l’Università La Sapienza di Roma, l’Università di Barcellona, insieme a enti regionali come la Regione Basilicata, la Regione Puglia, la Regione Lazio, la Regione Campania e l’ARPAT (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana). Questa rete di collaborazione rappresenta un modello virtuoso di sinergia tra istituzioni scientifiche, enti pubblici e comunità locali per la tutela dell’ambiente marino.

Azione per la tutela delle tartarughe marine

Grosseto, insieme ad altri comuni maremmani come Follonica, Orbetello e Castiglione della Pescaia, rientra tra i 103 “Comuni amici delle tartarughe”, un numero triplicato rispetto all’anno precedente. Questi comuni hanno sottoscritto il protocollo d’intesa del progetto Life Turtlenest, impegnandosi ad adottare misure concrete per la protezione dei nidi di tartaruga marina.

Le azioni implementate a Principina a Mare e nelle altre località costiere del comune di Grosseto includono:

  • La pulizia manuale delle spiagge, evitando l’uso di mezzi meccanici che potrebbero danneggiare i nidi.
  • La limitazione dell’inquinamento luminoso, che può disorientare sia le tartarughe adulte durante la deposizione sia i piccoli al momento della schiusa.
  • La formazione degli operatori balneari, fondamentale per il riconoscimento delle tracce di tartarughe e la corretta gestione dei ritrovamenti.
  • La collaborazione con i centri scientifici per il monitoraggio costante dei nidi.

Oltre a queste misure dirette, il progetto prevede campagne di sensibilizzazione rivolte a cittadini e turisti per aumentare la consapevolezza sulla presenza dei nidi di tartaruga e favorire comportamenti rispettosi dell’ambiente marino. Infatti, l’engagement e i programmi di formazione specificamente progettati per educare e coinvolgere gli operatori balneari e i volontari hanno incrementato il tasso di rilevamento dei nidi di tartarughe marine, permettendo una loro adeguata protezione.

In Toscana, dal 5 giugno 2023 sono iniziati i monitoraggi dei tratti di spiaggia sabbiosi potenzialmente idonei alla nidificazione della tartaruga Caretta caretta. Questo lavoro sistematico ha permesso di registrare, tra il 2013 e il 2022, ben 28 eventi di nidificazione in Toscana, per un totale di 2.430 uova deposte e 1.091 piccoli nati.

Sviluppo economico legato alla sostenibilità

La partecipazione di Principina a Mare al progetto Life Turtlenest rappresenta un perfetto esempio di come la tutela della biodiversità possa diventare un motore di sviluppo economico sostenibile. Questo approccio integrato guarda simultaneamente allo sviluppo economico, alla qualità della vita e alla conservazione degli ecosistemi.

La Maremma dimostra concretamente che puntare su un turismo dolce, sulla tutela della biodiversità e sulla valorizzazione del territorio costituisce la chiave per affrontare sfide cruciali come il cambiamento climatico, l’inquinamento e l’overtourism. Questo modello di sviluppo si inserisce perfettamente nella strategia della Blue Economy, che vede nel mare non solo una risorsa da sfruttare, ma un ecosistema da preservare e valorizzare in modo sostenibile.

Le azioni per la protezione delle tartarughe marine generano inoltre un valore aggiunto per l’offerta turistica di Principina a Mare. L’icona della tartaruga, che segnala nella guida “Il mare più bello” i comuni aderenti al progetto, rappresenta un elemento distintivo che attrae un turismo più consapevole e rispettoso dell’ambiente. Questo tipo di turismo ha generalmente una maggiore propensione alla spesa e una permanenza più lunga, contribuendo così a destagionalizzare i flussi turistici e a distribuire i benefici economici su un periodo più ampio.

Attraverso il progetto Life Turtlenest, Principina a Mare e gli altri comuni maremmani stanno anche sviluppando nuove competenze e professionalità legate alla gestione sostenibile delle risorse marine. La formazione di operatori specializzati nel monitoraggio e nella protezione dei nidi, l’educazione ambientale rivolta a scuole e cittadini, e la promozione di pratiche sostenibili nel settore turistico contribuiscono a creare nuove opportunità occupazionali nell’ambito della green e blue economy.

Il riconoscimento delle Cinque Vele e l’adesione al progetto Life Turtlenest si inseriscono in un contesto più ampio in cui Legambiente sollecita l’Italia a completare la strategia nazionale per il mare, accelerando la mappatura delle aree da proteggere, potenziando la rete Natura 2000 e rafforzando il ruolo delle aree marine protette. In questa visione strategica, Principina a Mare gioca un ruolo di primo piano, dimostrando come una località turistica possa conciliare la tutela dell’ambiente con lo sviluppo economico sostenibile.

Perché la Maremma è un modello per il turismo

La Maremma toscana rappresenta un esempio virtuoso di turismo sostenibile che ha saputo valorizzare il proprio patrimonio naturale e culturale senza comprometterne l’integrità. Non a caso, Grosseto ha ottenuto nel 2024 il titolo di European Green Pioneer of Smart Tourism, un riconoscimento dell’Unione Europea per le sue iniziative pionieristiche nel turismo sostenibile e nella valorizzazione del patrimonio naturale e culturale.

Spesso oscurata da destinazioni come Firenze, Siena e Pisa, o da località più celebri come Forte dei Marmi o San Gimignano, la provincia di Grosseto, di cui Principina a Mare è parte integrante, rappresenta una delle destinazioni più autentiche dello spirito toscano e, in particolare, maremmano. Una terra di fascino genuino, con radici che risalgono all’epoca etrusca, dove l’architettura storica ben conservata si fonde armoniosamente con un territorio di bellezza eccezionale.

Il modello di sostenibilità della Maremma si basa sul turismo lento che rispetta luoghi e tradizioni, offrendo esperienze autentiche non contaminate dalle esigenze del turismo di massa, frenetico e consumistico. Infatti, in queste aree si è sviluppato un modo di valorizzare il territorio che non esaurisce le risorse naturali e sociali, ma sfrutta concetti come la mobilità lenta e un’economia sostenibile basata sull’agricoltura e l’allevamento locali.

Il Parco della Maremma, con i suoi 20 chilometri di costa incontaminata, ne è un esempio emblematico, offrendo iniziative di trekking e ciclismo che favoriscono un’esplorazione responsabile e a basso impatto. Questo territorio è anche un mosaico di ecosistemi dove ambienti naturali e ambienti plasmati dall’uomo coesistono in equilibrio dinamico, tutti ugualmente importanti per la conservazione della biodiversità.

Grosseto sta inoltre compiendo passi significativi verso la creazione di una robusta rete di mobilità integrata. Negli ultimi anni ha sviluppato una rete di mobilità ciclabile che collega la città al Parco della Maremma e alle sue spiagge. Attraverso app dedicate, è possibile prenotare navette elettriche, facilitando gli spostamenti tra i principali punti di interesse.

Particolarmente significativo è il ruolo dell’agricoltura: circa il 30% del territorio è dedicato all’agricoltura, che non solo guida l’economia locale ma funge anche da pilastro culturale. L’area del Parco della Maremma ospita agriturismi e capanne che offrono esperienze uniche, dai laboratori di cucina con ingredienti locali alle degustazioni di vino e olio d’oliva, oltre a escursioni a piedi e in bicicletta attraverso uliveti e vigneti.

Per anni, la Maremma incontaminata ha scelto di promuovere la propria immagine e attrarre turisti concentrandosi sull’ambiente e sull’area naturale. Un modello che ha funzionato in Toscana e che ora viene replicato e adattato in paesi dell’Europa sudorientale, caratterizzati da un’economia rurale e un ambiente incontaminato dove può svilupparsi un turismo sostenibile e responsabile.

Principina a Mare, come parte di questo modello virtuoso, contribuisce a dimostrare come una località possa valorizzare le proprie risorse in modo sostenibile. La competizione per il riconoscimento European Green Pioneer si basa sul principio di promuovere lo sviluppo del turismo sostenibile nelle destinazioni che apportano valore all’economia, al pianeta e alle persone.

Il turismo della Maremma insegna consapevolezza e potenziale inespresso, un invito a riscoprire con occhi nuovi il patrimonio delle nostre città, rendendo questa regione un autentico modello da seguire per un futuro in cui sostenibilità e bellezza possano coesistere armoniosamente.

Domande frequenti

Cosa rende Principina a Mare una destinazione balneare d’eccellenza? Principina a Mare si distingue per la qualità eccezionale delle sue acque, la gestione sostenibile del litorale e la presenza di aree naturali protette come il Parco Regionale della Maremma. Questi fattori, uniti a servizi efficienti e rispettosi dell’ambiente, le hanno fatto ottenere il prestigioso riconoscimento delle Cinque Vele di Legambiente.

Quali iniziative ambientali sono state intraprese a Principina a Mare? La località partecipa attivamente al progetto Life Turtlenest per la protezione delle tartarughe marine, adottando misure come la pulizia manuale delle spiagge, la limitazione dell’inquinamento luminoso e la formazione degli operatori balneari. Inoltre, promuove un turismo sostenibile e rispettoso dell’ecosistema costiero.

Come contribuisce Principina a Mare all’economia blu della regione? Principina a Mare contribuisce all’economia blu attraverso un modello di turismo sostenibile che valorizza le risorse naturali senza comprometterle. Partecipa a progetti di conservazione marina, promuove attività eco-compatibili e attrae un turismo consapevole, generando opportunità economiche legate alla sostenibilità ambientale.

Quali sono i vantaggi del riconoscimento delle Cinque Vele per Principina a Mare? Il riconoscimento delle Cinque Vele aumenta la visibilità di Principina a Mare a livello nazionale e internazionale, attirando un turismo di qualità e rispettoso dell’ambiente. Inoltre, stimola ulteriori investimenti nella sostenibilità e nella qualità dei servizi, migliorando l’offerta turistica complessiva della località.

Perché la Maremma è considerata un modello di turismo sostenibile? La Maremma si distingue per un approccio al turismo che valorizza il patrimonio naturale e culturale senza comprometterlo. Promuove un turismo lento, rispettoso dell’ambiente, con iniziative di mobilità sostenibile, agricoltura locale e esperienze autentiche. Questo modello ha portato riconoscimenti come il titolo di European Green Pioneer of Smart Tourism per Grosseto.