Lo scorso anno, il Parco della Maremma si era impegnato a trovare una soluzione per la sistemazione della spiaggia di Principina a Mare, situata all’interno dell’area protetta. L’obiettivo era conciliare diverse esigenze, come la conservazione degli habitat, la sicurezza delle persone e dell’ambiente, nonché la sensibilità nei confronti di queste aree e delle tipiche costruzioni di capanni. Dopo un lavoro di collaborazione e consultazione, alla fine è stata trovata una soluzione che ha soddisfatto tutti, rendendo la spiaggia dei capanni pronta per la prossima stagione estiva.
Il gruppo di lavoro istituito dal Parco, composto da personale dell’Ente e esperti nella tutela degli habitat, si era posto l’obiettivo di preservare i capanni, oggetto di una petizione promossa dal Comitato Ultima Chiamata e firmata da oltre 2500 persone. Allo stesso tempo, si è tenuto conto delle indicazioni derivanti dai Piani di gestione dell’area, che include il litorale di Principina a Mare, classificato come sito d’importanza comunitaria (SIC) con specifiche norme di protezione.
Un aspetto cruciale era mantenere il materiale organico spiaggiato sull’arenile, poiché rappresenta l’habitat di alcune specie di particolare interesse conservazionistico. Pertanto, è stato inserito nel regolamento del Parco il divieto di rimuovere i legni presenti sulla spiaggia e di utilizzarli per la costruzione di capanni. È stato vietato anche l’utilizzo della vegetazione dunale come copertura, poiché ciò avrebbe avuto un impatto negativo sull’habitat naturale. La presenza di una grande quantità di materiale ligneo spiaggiato, a causa delle piene dei fiumi Albegna ed Ombrone degli ultimi anni, aveva portato a una pratica diffusa di costruzione di capanni di dimensioni imponenti, causando potenziali rischi per la sicurezza delle persone che si rifugiavano in essi.
Il gruppo di lavoro si è concentrato anche sulla prevenzione degli incendi, in considerazione della presenza della fascia di pineta retrodunale. È stato richiesto di trovare soluzioni idonee per tutelare non solo gli habitat, ma anche il valore paesaggistico rappresentato dalla presenza dei capanni sulla spiaggia di Principina.
Le proposte emerse sono state condivise con l’Amministrazione comunale, responsabile del demanio, e con l’Associazione “Salviamo Principina a Mare”, al fine di garantire trasparenza e coinvolgimento nelle decisioni. Le soluzioni proposte sono state accolte positivamente poiché sono state in grado di conciliare le diverse esigenze e sensibilità.
Gli interventi effettuati lungo la costa tra Principina e la Trappola includono il rafforzamento del “confine certo” dell’inizio del Parco utilizzando il materiale ligneo spiaggiato di grossa pezzatura. È stata creata una zona cuscinetto di protezione con grossi tronchi ortogonali alla linea di riva, estendendosi per circa 1000 metri verso la Trappola. Questa area speciale è stata dedicata alla tutela di specie vulnerabili come i coleotteri, in particolare l’Eurynebrya complanata, gli anfipodi (Macarorchestia remyi) e altre specie migratorie che potrebbero spostarsi in caso di disturbi causati dai frequentatori della spiaggia. La zona cuscinetto permetterà anche la nidificazione del Fratino (Charadrius alexandrinus). Nell’area cuscinetto, il materiale ligneo spiaggiato sarà lasciato all’evoluzione naturale.
(Fonte: Principina, trovata la soluzione per la spiaggia: sì ai turisti, salvati anche i capanni – Photo by tvol / CC BY-NC-ND 2.0)