Campi di Girasoli nella Maremma Toscana

La Storia della Maremma

Maremma Regione storico-geografica dell’Italia centrale, che si estende nella Toscana meridionale e nel Lazio nordoccidentale, con una superficie di circa 5.000 km²; comprende la fascia costiera del mar Tirreno (nel nome stesso di Maremma è implicita la sua posizione costiera: in passato in Toscana era infatti chiamata Regione Marittima), dalla foce del fiume Cecina, a sud di Livorno, sino ai monti della Tolfa (616 m), presso Civitavecchia.

Simile a un lungo rettangolo che si addentra per una quarantina di chilometri, chiusa alle spalle dai rilievi dell’Antiappennino, la Maremma è generalmente suddivisa in tre subregioni separate l’una dall’altra da modeste alture:

  • Maremma livornese, o, più impropriamente, Maremma pisano-livornese.
  • Maremma grossetana.
  • Maremma laziale o Maremma romana.

La Maremma livornese è la meno estesa delle subregioni; inizia con la pianura del Cecina, è circondata dalle Colline Metallifere e si spinge sino al promontorio su cui si affaccia la città di Piombino. La

Maremma grossetana, attraversata dal corso dell’Ombrone grossetano, corrisponde in linea di massima alla provincia di Grosseto; è dominata dal monte Amiata e giunge a sud sino al monte Argentario. La

Maremma laziale, solcata dai fiumi Fiora e Marta, chiusa dai rilievi dei Volsini e dei Cimini, si spinge come si è detto sino ai monti della Tolfa.

Aree molto fertili e intensamente coltivate nell’antichità, tenute sotto controllo con opere idrauliche, in particolare dotate di una fitta rete di canali per la loro facilità a impaludarsi, le terre di Maremma con la caduta dell’impero romano si trasformarono progressivamente in deserte paludi malariche. I lavori di bonifica, avviati nel Grossetano dai granduchi di Toscana nel XIX secolo, furono conclusi solo alla metà del Novecento; del territorio sono state lasciate intatte alcune zone (tra cui il Parco naturale della Maremma), per conservare traccia dell’ambiente naturale originario.

L’economia della regione è oggi diversificata: a una fiorente agricoltura intensiva si affianca un crescente turismo, sia balneare e naturalistico sia culturale (zone archeologiche di Tarquinia, Ansedonia, Populonia ecc.); aree industriali (siderurgiche, chimiche e metallurgiche) sono localizzate intorno a Cecina, Rosignano Marittimo, Piombino, Follonica e Grosseto.

(foto di Giovanni Pracucci)